Gli esperti tematici di HANetf hanno recentemente stilato un rapporto dettagliato sulle prospettive economico-finanziarie per il 2022, analizzando una serie di temi caldi.
Per cominciare occorre dire che la pandemia di Covid-19, nonostante tutti gli interventi intrapresi, ha pesato parecchio nel 2021. I vaccini sono sicuramente riusciti a ridurre i decessi e i ricoveri in molti Paesi, ma nonostante questo la minaccia di nuovi focolai e varianti ha turbato ancora la situazione macroeconomica.
Nel frattempo nel 2021 abbiamo assistito ad un importante sostegno all’economia dato dalle banche centrali, con tassi di interesse ai minimi storici e in parallelo programmi di QE, che sono proseguiti a ritmo sostenuto. Tutto questo, insieme all’ottimismo sulla riapertura delle maggiori economie, ha contribuito a spingere i mercati di tutto il mondo verso nuovi massimi storici.
Il 2021 ha evidenziato però anche il riemergere in modo minaccioso dell’inflazione. Infatti, dopo un decennio di inflazione costantemente bassa, in Nord America e in Europa i prezzi sono aumentati con un ritmo elevato, cosa che non si vedeva da una generazione.
Parallelamente a tutto ciò, c’è stato anche un crescente interesse, sia professionale che pubblico, per la finanza alternativa, principalmente rivolto verso le criptovalute, da quelle “storiche” come il BITCOIN a quelle più recentemente introdotte.
È in questo contesto che siamo entrati nel 2022.
Di seguito, alcune previsioni fatte dagli esperti di HANetf, per alcuni temi e settori rilevanti.
In generale le prospettive economiche per il 2022 sono, secondo Gregory Taylor, piuttosto indefinite, principalmente a causa della persistente presenza del virus Covid-19.
In un contesto di aumento dell’inflazione, vi è anche il rischio che le banche centrali aumentino i tassi di interesse troppo rapidamente. Tuttavia, Taylor sostiene che questo è da considerarsi come un periodo di adeguamento: “Il 2022 sarà un anno di aggiustamento monetario poiché la politica torna alla normalità. Data l’attuale forza economica, non crediamo che una recessione sia imminente, il che ci fa credere che ciò si aggiungerà semplicemente alle oscillazioni del mercato ma non innescherà un orso”.
Il Covid-19 continuerà a guidare sia il settore della tecnologia che quello dell’assistenza sanitaria (l’uso della telemedicina è aumentato esponenzialmente rispetto ai livelli pre-Covid). Con la pandemia ancora tra noi non è irragionevole aspettarsi che tecnologia e assistenza sanitaria continuino a trarne vantaggio. ETF quindi come il HAN-GINS Tech Megatrend Equal Weight UCITS ETF (ITEK) o il HAN-GINS Indxx Healthcare Megatrend Equal Weight UCITS ETF (WELL) possano riservare piacevoli sorprese.
Un’area particolare che continuerà a dare impulso alle aziende tecnologiche è il lavoro da casa: molte aziende hanno riaperto gli uffici, optando spesso per un modello ibrido, con i lavoratori che restano a casa alcuni giorni e vanno in ufficio altri. Un risultato chiave di ciò è l’aumento della spesa per la tecnologia cloud. In questo caso l’ETF HAN-GINS Cloud Technology Equal Weight UCITS ETF (SKYY) potrebbe mostrare interessanti performance nel 2022. Di pari passo segue la tematica della sicurezza informatica, aumentata nel 2021 e prevista pure in crescita nel 2022.
Un altro netto vincitore della pandemia è stato l’e-commerce. Con l’allentamento dei lockdown nel 2021, le vendite di e-commerce hanno continuato a crescere. Ciò suggerisce che il passaggio all’e-commerce ha il potenziale per continuare, anche se il 2022 vedrà il rischio di pandemia recedere e di conseguenza la riduzione dei lockdown. Tuttavia, ci sono anche altri motivi per pensare che l’e-commerce sia ben posizionato per trarne vantaggio nel 2022. Un ETF da seguire è Global Online Retail UCITS ETF (IBUY).
Anche la rivoluzione dell’energia pulita continua. L’anno scorso è stato un anno fondamentale per quanto riguarda il cambiamento climatico. Governi, imprese e consumatori hanno continuato a rendersi conto della minaccia rappresentata dal cambiamento climatico. Secondo Gabriela Herculano, co-fondatrice di iClima Global Decarbonisation Enablers UCITS ETF (CLMA), nel 2022 le rinnovabili non saranno più viste come concetti o soluzioni di nicchia, ma tecnologie collaudate. Ciò significa che il 2022 sarà anche l’inizio della fine per i combustibili fossili.
Con l’inflazione e la politica monetaria che continuano a occupare le menti nel 2022, è anche importante considerare le prospettive per l’oro. Il metallo prezioso è visto come qualcosa da tenere in tempi incerti, quando gli investitori hanno un elevato senso di rischio. Va però detto che un inasprimento della politica monetaria da parte della banca centrale, quindi tassi più alti, rendono in teoria l’oro meno attraente.
Cosa aspettarsi quindi per l’oro nel 2022?
Secondo Eric Strand, fondatore dell’AuAg ESG Gold Mining UCITS ETF (ESGO), gli aumenti dei tassi saranno modesti e incapaci di tenere il passo con l’inflazione, il che significa che i tassi reali (ovvero il tasso di interesse dopo aver tenuto conto dell’inflazione) diventeranno ancora più negativi, aumentando l’attrattiva dell’oro.
Non sarebbe infine esagerato affermare che il 2021 è stato un anno fondamentale per le criptovalute, il cui valore è mediamente cresciuto in modo vertiginoso.
Cosa comporta questa crescita dilagante dell’economia delle criptovalute e degli asset digitali per il 2022?
Secondo Bradley Duke, fondatore di BTCetc – ETC Group Physical Bitcoin (BTCE) e ETC Group Digital Assets and Blockchain Equity UCITS ETF (KOIN), è importante tenere a mente che l’economia delle criptovalute è appena iniziata. Duke sostiene che le criptovalute sono ben posizionate per le prospettive macroeconomiche nel 2022: l’inflazione ha raggiunto nel 2021 livelli che non si vedevano da una generazione e proprio durante quel periodo anche Bitcoin ha raggiunto nuovi massimi storici.